(Every Brilliant Thing)
di Duncan Macmillan e Jonny Donahoe
traduzione di Monica Nappo
regia Monica Nappo
con Carlo De Ruggieri


Note

Quando sei bimbo e i grandi fanno cose che tu non capisci tanto, provi a domandare loro che sta succedendo, ed eventualmente, a dare il tuo aiuto.
In alcuni casi puoi scoprire che il tuo aiuto e il tuo modo di reagire restano invariati dopo venti anni. Ogni cosa bellissima parla proprio di questo.
Di una persona che parla di quando da bambino sia stato costretto a chiedersi cosa fosse questa cosa chiamata morte, cosa volesse dire la frase “Mamma è depressa”.
Neanche il papà sa rispondere, e quindi il bimbo inizia una lista di tutte le cose bellissime che ci sono attorno a noi e che sono un buon motivo per vivere e svegliarsi con il sorriso.
Questa storia può accadere ovunque nel mondo, perché è ovunque nel mondo che accadono queste storie.
Duncan Macmillan ci racconta qualcosa che è un po’ la sua vita ma è un po’ la vita di tanti di noi, e così facendo inizia a costruire un mondo sotto i nostri occhi dove il teatro è un gioco per bambini alla sua massima potenza. E allora tutti possono diventare parte della storia, giocare per pochissimo tempo alcuni personaggi con noi, allora una giacca può diventare un cane e una lista di bellissime cose può ricomparire dopo 20 anni magicamente da una scatola, quando ormai sei un adulto. E quella lista può essere lo stesso viatico di luce che fu quand’eri bambino, perché le cose bellissime che ci circondano ci sono ancora. Anzi, ora sei più grande e la lista può solo essere più lunga.
Ed il testo ci dice proprio questo, che il teatro non ha bisogno di molto, come I giochi dei bambini e che il nostro modo di vedere la vita fatto di ironia e malinconia non ha bisogno di effetti speciali per dipanarsi o di particolari qualità, ma solo di un luogo dove degli esseri umani decidono di volersi incontrare.
Every Brilliant Thing è stato definito dal Guardian un monologo interattivo, e là dove l’argomento potrebbe sembrare la depressione e il suicidio, lo spettacolo diventa invece, affrontando questi temi, un gioioso, unico, potente inno alla vita.
Duncan Macmillan è un iperpremiato drammaturgo e regista inglese, noto per la sua interessante produzione che include “Lungs” (diretto da Katie Mitchell e nel repertorio del Teatro Nazionale di Berlino) “People”, “Places and Things”, gli adattamenti del romanzo “1984” di George Orwell e del “Don Giovanni ritorna dalla guerra” di Ödön von Horváth ed “Every Brilliant Thing” che, ad Edimburgo, ha registrato grande successo per due anni consecutivi, arrivando finora a più di 500 rappresentazioni in tutto il Regno Unito.
Monica Nappo


Tournée

26 GENNAIO 2018| MATERA | TEATRI UNITI DI BASILICATA, CASA CAVA
14 LUGLIO 2018 | CORATO (BA) | FESTIVAL VERSO SUD, LARGHETTO SANTA MARIA GRECA
13 SETTEMBRE 2018 | VITORCHIANO (VI) | FESTIVAL QUARTIERI DELL’ARTE, COMPLESSO S. AGNESE
DAL 18 AL 26 SETTEMBRE 2018 | ROMA | TEATRO ELISEO FOYER
28 SETTEMBRE 2018 | ANDRIA | FESTIVAL INTERNAZIONALE CASTEL DEI MONDI, PALAZZO DUCALE
23/24 FEBBRAIO 2018 | NAPOLI | TEATRO NEST
DAL 26 FEBBRAIO AL 03 MARZO 2019 | MILANO | TEATRO DELL’ELFO
13/14 APRILE 2019 | MESSINA | CLAN OFF
12 MAGGIO 2019 | VITTORIA (RG) | SCENICA FESTIVAL 2019, SALA DELLE CAPRIATE
2 GIUGNO 2019 | CAGLIARI | FESTIVAL FAMILY WO.MEN 2019, TEATRO EXART
21 NOVEMBRE 2019 | MONOPOLI (BA) | TEATRO MARIELLA
22 NOVEMBRE 2019 | PUTIGNANO (BA) | AUDITORIUM DEL BUFALO
23 NOVEMBRE 2019 | BISCEGLIE (Barletta-Andria-Trani) | SEGHERIE MASTROTOTARO
24 NOVEMBRE 2019 | LATERZA (BA) | TEATRO LAB
7 DICEMBRE 2019 | L’AQUILA | SPAZIO RIMEDIATO
14 DICEMBRE 2019 | ASPARETTO (VR) | TEATRO DI ASPARETTO
10 GENNAIO 2020 | ASSISI | PICCOLO TEATRO DEGLI INSTABILI
2 FEBBARIO 2020 | VITTORIA (RG) | SALA DELLE CAPRIATE 12/13 LUGLIO 2021 | MESSINA | CORTILE TEATRO FESTIVAL, PALAZZO CALAPAJ D’ALCONTRES 15 LUGLIO 2021 | CATANIA | SPAZIO ZŌ 16 LUGLIO 2021 | PATTI (ME) | LIBERO TEATRO FESTIVAL, CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO
19/20 FEBBRAIO 2022 | ROMA | RASSEGNA CINEMA E TEATRO A PALAZZO, MUSEO MERULANA     


Trailer

Galleria

Rassegna Stampa
Maria Cristina Maggi, Repubblica – Parma

[…] Il protagonista dello spettacolo, in scena fino a domenica al Teatro Due, con un’ottima traduzione e regia di Monica Nappo, ripercorre infatti la sua vita attraverso i fallimentari (e non) tentativi di suicidio della madre. Al centro del pubblico disposto circolarmente, solo con uno sgabello e tutta un a vita da raccontare, un intenso, bravo, convincente Carlo De Ruggieri, in un contagioso ed emozionale gioco di teatro nel teatro. […]

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Stefania di Ponzo, mediaesipario.it

[…] “Every brilliant thing” è un testo del drammaturgo britannico Duncan Macmillan, scritto con Jonny Donahoe, già rappresentato con grande successo in Europa e in America. Arriva in Italia grazie alla curata traduzione – e regia – di Monica Nappo, che ha cercato di riprodurre la stessa leggerezza, lo stesso garbo e la stessa sensibilità del testo inglese. […]

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Valeria Palumbo, teatro.persinsala.it

[…] Iperpremiato, il lavoro di Macmillian, Ogni Bellissima Cosa approda al Teatro Elfo Puccini di Milano, con la sua carica di umanità. Ma anche la sua originalità: tirar dentro il pubblico che si trova davvero a recitare (ma non vi sveliamo come), convincerlo che tutto ciò che è finto (il cane fatto con la giacca di uno spettatore, la macchina creata con uno sgabello, il pianoforte con una tastierina) sia incredibilmente vero e abbia la capacità di evocare luoghi e persone. […]

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Angelica Orsi, milanoteatri.it

[…] Chiunque si trovi ad ascoltare il lunghissimo elenco di “Ogni bellissima cosa” non può resistere alla tentazione di redigere a mente una piccola lista personale, di aggiungere dei punti o modificarne altri, a dimostrazione del fatto che siano proprio le cose più semplici a dare un senso alla vita, come, appunto, un promemoria di tutto ciò che al mondo è meraviglioso, un atto banale, che, tuttavia, rivela l’istinto vitale dell’uomo, incapace di arrendersi davanti alle difficoltà e per natura teso a cercare sempre il bello dell’esistenza. […]

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Gigi Giacobbe, sipario.it

[…] Gli autori raccontando la propria vita raccontano, forse la nostra e De Ruggeri giocando in questo modo ci coinvolge e ci fa ri-vivere teatralmente quello che sarebbe potuto capitare. Ad esempio scambiare il libro I dolori del giovane Werther di Goethe con uno che non t’invoglia a gettarti da un balcone, oppure giocare con un calzino e farlo diventare un cagnolino con cui dialogare […]

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Clarissa Comunale, messinaora.it

[…] Carlo ci riporta al mistero della vita, ove non tutto può essere perfettamente spiegabile, e la fantasia diventa quel grande maestro capace di guidarci anche nei momenti bui. La musica, con il suo linguaggio universale, scandisce ogni momento importante: il jazz, il blues, la voce di Ray Charles o di Nina Simone, gli assoli di batteria con i campanacci, le canzoni al piano. […]

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Milena Romeo, Gazzetta del Sud

Giusi Arimatea, infomessina.it

[…] Bello che lo spettatore non abbia dovuto spiare dal buco della serratura la messinscena di una vita e che anzi sia stato chiamato a parteciparvi. Nessuna imbeccata per coglierne il senso più profondo. Del resto tutto era lì, a portata di mano. Bastava solo riconoscerlo. Magari chiudendo gli occhi su un incantevole assolo di batteria. E dimenticarti di sé. […]

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Elena Russo, Osservatorio Critico Quasi Anonima Produzioni – Intervista a Carlo De Ruggieri

Il 15 Luglio in occasione della replica di Ogni bellissima cosa al Cortile Teatro Festival, i membri dell’Osservatorio Critico di QA-QuasiAnonimaProduzioni, hanno avuto la possibilità di parlare e confrontarsi con Carlo De Ruggieri, attore dello spettacolo, scritto da Duncan Macmillan e Johnny Donahoe, tradotto e diretto da Monica Nappo e prodotto da Nutrimenti Terrestri.

Nello spettacolo Ogni bellissima cosa il protagonista stila una lista di cose per cui vale la pena vivere. Quali sono per te queste cose?

Questo spettacolo mi ha aperto gli occhi su alcuni segreti dell’esistenza, come sulla capacità di cogliere la bellezza delle cose più semplici, meno appariscenti. In alcuni momenti problematici della vita, credo capiti a tutti, si entra in crisi da un punto di vista emotivo e c’è una reazione per cui improvvisamente si inizia a rivedere la vita come se fosse la prima volta. Allora ogni piccola cosa ti appare molto più vivida, più vera e perfetta, con una forza che la consuetudine dei giorni, a poco a poco, le aveva fatto perdere. È un po’ quello che accade nel racconto di questo spettacolo in cui la bellezza è nascosta in piccoli eventi e nelle piccole cose. Non a caso il protagonista del racconto inizia a fare un elenco da quando è bambino, quando tutto gli compare per la prima volta ed è come riscoprire sempre un nuovo inizio. […]

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Giulia C., Osservatorio Critico Quasi Anonima Produzioni

[…] Lodevole è l’interpretazione di De Ruggieri, delicata e profonda al contempo, una recitazione che esalta la scrittura di Macmillan e Donahoe, asciutta e diretta: non vengono risparmiate le debolezze e le fragilità che accompagnano la crescita del bambino, le notevoli difficoltà nell’interagire con gli altri, (sembra non avere amici, pare che il suo più caro amico sia un calzino parlante), ma non viene reso mai ridicolo (si ride con lui e mai di lui). […]

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Francisca, Osservatorio Critico Quasi Anonima Produzioni

[…] Il pubblico vede De Ruggieri interpretare un bambino coraggioso, un adolescente arrabbiato, un universitario isolato e un uomo depresso. Quest’ultimo, vivendo qualcosa di familiare, non si lascia risucchiare come la madre e pur non conoscendo altro modo per affrontare il dolore se non il suicidio, decide di ribellarsi al gesto materno e per l’ultima volta il pubblico diventa personaggio trasformandosi in un gruppo di supporto. De Ruggieri ha saputo perfettamente affrontare il monologo. Pochi lo avrebbero fatto: parlare di suicidio e depressione è sempre un grande rischio, eppure con grande delicatezza, si è fatto portavoce dello sfogo di chi, con impotenza, ha vissuto la sofferenza derivante dal gesto estremo di qualcun altro. […]

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Andrea Ansaldo, Osservatorio Critico Quasi Anonima Produzioni

[…] Carlo De Ruggieri confessa le fragilità del proprio personaggio come un paziente di fronte allo psicologo, fino alla definitiva accettazione di sé stesso. Quello del protagonista è un percorso che si snoda tra sogni infranti e fragili speranze, ed è proprio grazie alla sua vulnerabilità che il monologo ci permette di legarci a lui. […] Ogni bellissima cosa è un’opera in grado di evocare immagini di forte impatto emotivo grazie alle sue dinamiche d’interazione con il pubblico, ed è capace di condurre lo spettatore in un percorso attraverso i luoghi e i momenti della vita di un uomo segnato profondamente da eventi fuori dal proprio controllo. Da una parte il monologo ci parla di sogni, ambizioni e speranze, ma dall’altra ci mette di fronte alle illusioni, al limitato potere che possiamo esercitare sulla realtà e sulle vite altrui. […]

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