Η σφαγή του κόκορα
Il sacrificio del gallo

Regia: Andreas Pantzis
Sceneggiatura: Andreas Pantzis, con la collaborazione di Dimitris Nollas

con Georges Corraface, Seymour Cassel, Valeria Golino, Dimitris Velios, Popi Avraam, Matthias Habich, Imma Piro, Gerasimos Skiadaressis 

Fotografia: Nikolai Lazarov 
Montaggio: Araksi Mouhibian, Eugenia Tasseva, Klaudia Kambourova
Musiche: Vassos Argyrides
Costumi: Metella Raboni 
Scenografia: Ivan Andreev 
Suono: Ljudmila Mahalnishka
Produttore: Andreas Pantzis
Co-produttori: Gigi Spedale, Omar Amiralay, Nikolay Ishkov
Produttore delegato: Andreas Savvides 
Una coproduzione P.A. Stephania Film Productions (Nicosia), Kourion Films (Atene), Nutrimenti Terrestri (Messina) con la collaborazione del Greek Film Centre (Atene) – Pyramid International (Atene) – Cyprus Film Council (Nicosia) – Vices LDT (Nicosia) – Ishkov Films LDT (Sofia) – GVS Movies (Sofia) – Maram for Film and TV (Damasco) 
Col supporto di Eurimages Fund of The Council of Europe, European Script Fund 
e la partecipazione di Mallan Film (Francoforte) e Triangels Films (Malmö) 
Origine: Cipro/Grecia/Italia 1996 – 35mm. – col. – 125’


Il film è stato selezionato come candidato greco per il miglior film in lingua straniera ai 70° Academy Awards, ma non è entrato in nomination.


Sinossi

Gli amici greco-ciprioti Evagoras e Onisilos gestiscono un nightclub di successo, che funge anche da luogo di prostituzione. Un giorno arriva loro per posta una bobina di pellicola in 16mm: descrive le pratiche sessuali insolite che i due hanno praticato quando erano lavoratori migranti nel Golfo Persico. A mandarla è stato un americano, Eustace Achilles, ex datore di lavoro nel Golfo e compagno di giochi sessuali. Intanto Evagoras, pur felicemente sposato, si innamora di una bella ragazza muta in fuga, incontrata in campagna. Quando suo fratello distrugge il loro locale e la trascina a casa, Evagoras si mutila le orecchie e la bocca e fugge con lei, verso una morte certa.

Una storia d’amore. Un film sulla comunicazione a diversi livelli e in varie forme, attraverso quell’amore che i personaggi sperimentano nei cinque sensi. Nel film ascoltiamo la lingua greca, la lingua inglese ed il greco antico con pronuncia erasmiana. Una ragazza sorda entra nel racconto mettendo in gioco un diverso aspetto della comunicazione, il silenzio: non parla, non sente, ma… sente. È un film sulla solitudine di chi va alla ricerca di un posto del mondo in cui condurre una vita migliore. Dal proprio Sud ad un Nord migliore. Per i paesi arabi l’Europa meridionale è il Nord. E i paesi arabi sono il sud per l’Europa ma il nord per il Pakistan, l’India, le Filippine. Niente altro, dunque, che un film sul sogno americano: il desiderio di una vita nuova, diversa. E su una storia d’amore che si trasforma in tragedia…



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