Domenica 27 novembre alle ore 18.30, al Teatro Annibale Maria di Francia di Messina andrà in scena per NutrimentINPeriferia lo spettacolo “Oἶδα, un rito musicale teatrale”, drammaturgia di Beercock da “Le Baccanti” di Euripide per la regia di Giuseppe Provinzano, una produzione Amunì Babel. Ad interpretarlo, Sergio Beercock, Naomi Adeniji, Julia Jedlikowska, Jean-Mathieu Marie e Alfred Sobo Blay con luci e suono di Gabriele Gugliara, i movimenti scenici di Simona Argentieri, i costumi di Silvia Pirrotta, Assistente alla regia Rossella Guarneri, Tutor e coordinamento Diana Turdo, Organizzazione Agnese Gugliara, musiche di Beercock – realizzato con il sostegno di Fondazione Altamane Italia Otto per Mille Valdese, la Regione Siciliana e in collaborazione con 800A Records. 

οἶδα, dal greco antico: “ho visto dunque so”, “so perché ho visto”.

Ispirato a “Le Baccanti” di Euripide, OIDA vede in scena cinque ragazzi e ragazze che arrivano da lontano per ritrovarsi “dalla vita alla scena”. Cinque performers|baccanti contemporanei che compiono un rito, lo attraversano e ripercorrono quanto accaduto sin dalle origini, in una Città che è Tutte le Città, in uno spazio che può essere qualsiasi spazio. Si tratta dell’ultima produzione del Progetto Amunì-Compagnia Multiculturale, nata a Palermo nel 2017, composta da giovani richiedenti asilo, rifugiati, migranti economici e italiani di seconda generazione, che frequentano un laboratorio permanente per la creazione artistica e la formazione ai mestieri dello spettacolo dal vivo. Uno spettacolo che, valorizzando il talento musicale dei suoi giovani, continua la ricerca multidisciplinare e multiculturale del Progetto Amunì e che con OIDA indaga le possibilità di un linguaggio scenico che esplori il concetto di rito a 360gradi.

OIDA è un’opera performativa multidisciplinare – si legge nelle note di regia – che dal rito musicale si fa teatro (e ritorno): un lavoro sullo stato di coscienza e sulla performatività della trance interpretativa, una forma liminale di teatro sempre meno dimostrativo e didascalico, che lavora sulla poetica del momento e del simbolico: i nostri e le nostre performers/baccanti vivono il racconto come una reminiscenza, un ricordo, un racconto ironico delle vicende sociali, spirituali e politiche della tragedia classica demistificate dall’interesse capitalista, prese di mira in nome del rispetto del corpo e delle diversità culturali e di genere. L’intero spettacolo è musicato dal vivo da tutti e cinque i performers: non vengono usati strumenti musicali, ma solo i suoni dei corpi e delle voci, attraverso l’uso di microfoni che diventano tirsi e apparecchiature elettroniche allestite come altari, in una Circle song creata dalle aste che diventa una cavea contemporanea: nessuno spazio scenico “ideale” ma qualsiasi spazio in cui il rito possa compiersi, in cui questo possa assumere un carattere partecipativo, che possa essere attraversato dal pubblico e concludersi come un rito sociale in cui lasciarsi andare … come ad un concerto, come ad una festa, come avviene da sempre e in tutto il mondo. Nell’approcciarci all’esplorazione dei Riti contemporanei, abbiamo approfondito la nostra ricerca ispirandoci a “La Scomparsa dei Riti” di Byung-Chul Han e al “Dioniso” di Karl Kerényi: uno studio necessario per guardare ai riti come accadimento sociale e che della Società sono specchio e risvolto, una ricerca che ha determinato la creazione di una drammaturgia originale (di Beercock) che attraversasse Le Baccanti di Euripide, come pre-testo capace di far da traccia alla creazione di un nuovo rito che si potesse cibare di tutti i riti”.

Lo spettacolo fa parte del progetto multidisciplinare “Da Nord a Sud” inserito nel più ampio cartellone NutrimentINPeriferia a cura di Nutrimenti Terrestri in partenariato con Tao Scs. Il progetto è finanziato dal Ministero della Cultura e dal Comune di Messina per eventi di spettacolo dal vivo, grazie a un bando pubblico che il Ministero ha pensato per le Città Metropolitane e il rilancio delle attività culturali nelle periferie. Il costo del biglietto è di 5 euro e le prenotazioni si effettuano esclusivamente tramite messaggio Whatsapp al numero 3517914291 o tramite mail a nutrimentinperiferia@gmail.com

Il PROGETTO AMUNì é una Compagnia Multietnica Multidisciplinare e Multiculturale, composta da 15 performer di 12 paesi e nazionalità differenti tra i 17 e i 28 anni, nata in seno al Bando MigrArti 2017 e 2018. Alla base del nostro lavoro e della nostra pratica, un laboratorio permanente multidisciplinare di ricerca nei linguaggi scenici contemporanei finalizzato alla formazione ai mestieri dello spettacolo dal vivo artistici e tecnici, rivolto a minori non accompagnati, richiedenti asilo, rifugiati politici e italiani di seconda generazione, che permettono lo sviluppo dei talenti dei partecipanti e la crescita della compagnia in ogni pratica dello spettacolo dal vivo. Teatro Sociale d’Arte dunque che tende a un percorso di professionalizzazione e auto-determinazione. Teatro, Musica, Danza, Canto, Performance: ogni linguaggio merita la nostra esplorazione, ogni nostro talento ha possibilità di sviluppo verso una o un’altra direzione. Nel 2018 è vincitore del Premio MigrArti al Miglior Spettacolo con “Volver”: dopo l’annullamento del Bando MigrArti, grazie anche all’onda lunga del Premio che ne ha permesso un lungo tour, la Compagnia ha iniziato nel 2019/2020 un lungo percorso di nuova auto-determinazione e ri-generazione che ha attraversato la pandemia, ricevendo il sostegno produttivo di Babel e la residenza artistica stabile allo SPAZIO FRANCO dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, dove tutt’ora lavora. Nel 2021 ELEMENT-Z debutta al Santarcangelo Festival nell’ambito del Progetto Incroci.

BEERCOCK è un performer anglo-italiano: cantante, musicista, autore e attore di teatro. Da musicista, ha pubblicato il suo primo album solista “Wollow” (2017, 800A Records), e lo ha promosso in due anni di tour tra Italia e Regno Unito in radio, clubs, teatri e festivals; dal 2015, ha lavorato in featuring con artisti e produttori come Giovanni Sollima, Fabio Rizzo, Go-Dratta e molti altri. Da performer, lavora in vari collettivi teatrali anche come regista: le sue musiche di scena e i suoi spettacoli hanno debuttato al Santarcangelo Festival, Romaeuropa, Nouvelle Génération Lyon, Teatro Biondo Palermo e Primavera dei Teatri ed è stato finalista al Premio Scenario Infanzia ‘16. Con “see you around the bend” e “feel your fall” ha inizio una nuova fase artistica che parte dal concept “Voce. Corpo. Rito.” che conduce al nuovo album, “Human Rites” uscito a dicembre 2020 con il sostegno di MiBact e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”. Nel 2021 con Bisso Edizioni pubblica la raccolta di poemi e versi sciolti “vocecorporito”.

BABEL nasce nel 2011 per confrontare e promuovere diversi linguaggi, professionalità, prospettive e progettualità. Si occupa di nuovi linguaggi contemporanei nel teatro, danza, cinema, musica dal vivo, organizzazione di eventi culturali, formazione artistica e tecnica professionale e di base, progettazione artistica e in ambito sociale. Babel è una crew di artisti e professionisti dell’arte e della cultura, che mirano a una svariata creazione di iniziative culturali: ogni artista ha la libertà di muoversi nel suo campo e nelle sue competenze, ricevendo sostegno, collaborazione, merito e riconoscimento. In Babel la diversità dei linguaggi è motivo di accrescimento e di confronto e la complementarietà delle professionalità come moltiplicatore del potenziale. Babel si confronta con quanti più linguaggi possibili, per non essere mai uguale a sé stessa e per non ridursi mai a una bestia da stile: sogna, immagina, progetta, costruisce, incontra, si scontra, cresce, si modella, si sforza, lavora e sostiene chi lotta e lavora per cercare nuovi modelli di produzione culturale e sociale con onestà, forza e determinazione. Babel opera a e da Palermo allo Spazio Franco – laboratorio per la creazione contemporanea: dal 2018 Babel è una compagnia di produzione riconosciuta dal Ministero della Cultura.