Regia: Stefano Incerti
Sceneggiatura: Stefano Incerti, Giovanni Molino, Matteo De Simone

con Antonino Iuorio, Roberto De Francesco, Elodie Treccani, Renato Carpentieri, Teresa Saponangelo, Antonio Pennarella, Franco Angrisano, Carmen Scivittaro, Enzo Moscato, Carlo Cerciello

Fotografia: Pasquale Mari
Montaggio: Jacopo Quadri
Musiche: John Martyn, Peter Gordon
Scene: Renato Lori
Costumi: Metella Raboni
Produttori: Antonio Caratozzolo, Angelo Curti
Produzione: Nutrimenti Terrestri Teatri Uniti, con la collaborazione di RaiTre e Istituto Luce
Distribuzione: Istituto Luce
Origine: Italia, 1995 – 35mm. – colore – 74’


Il film vince il David di Donatello, il Globo d’Oro, e la Grolla d’Oro (Saint-Vincent) per la migliore opera prima, il Premio speciale della giuria ad Annecy Cinéma Italien, e il Gran premio della giuria al festival di Mannheim-Heidelberg. Riceve anche due nomination (miglior regista esordiente e miglior produttore) ai Nastri d’argento 1996.


Sinossi

Crescenzio, trentatreenne grasso e impacciato, fa il verificatore per l’azienda napoletana del gas, e incontra durante le sue visite un campionario di varia umanità. Ama in silenzio Giuliana, una giovane che viene dalla provincia e lavora in un laboratorio elettronico con Beniamino, fratello intraprendente di Crescenzio e fidanzato con Valeria. Servendosi delle capacità tecniche di Beniamino, il padrone del laboratorio vuole organizzare una truffa. Al tempo stesso l’uomo mostra interesse verso Giuliana, che si sottrae come può, finché un approccio più esplicito non la mette in crisi. La ragazza si sfoga con Beniamino, che la consola, e Valeria scambia l’abbraccio amichevole tra i due per qualcosa di più intimo. Non ha tutti i torti: Beniamino tenta di sedurre Giuliana che, ancora vergine, lo respinge. Folle di gelosia, Valeria accusa Beniamino davanti a Crescenzio, che litiga col fratello prima di chiedere un chiarimento a Giuliana: lei gli dice di provare per lui solo amicizia. E quando il padrone la violenta sul posto di lavoro, Giuliana decide di lasciare Napoli. Nel frattempo Beniamino ha portato a termine un furto elettronico di codici segreti di bancomat, e va a vantarsi col capo, che lo elogia e gli chiede di far venire Valeria in ufficio al posto di Giuliana, tacendo la sua laida impresa. Dopo aver comprato una pistola da un amico, Crescenzio affronta il padrone del laboratorio, intenzionato a sparargli: poi sembra rinunciare al delitto, convinto dalle sue parole melliflue. Un accenno indecoroso a Giuliana fa però adirare Crescenzio che, dopo aver stordito il padrone col calcio dell’arma, apre i rubinetti del gas: ma nella deflagrazione dell’edificio muore anche Beniamino, che nel frattempo, all’insaputa di Crescenzio, era entrato nel palazzo.


Galleria